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Contratti a costo fisso e costo variabile

I contratti elettrici possono essere di due tipi: Fissi e Variabili.

Nei contratti a costo fisso il costo della materia prima non varia e rimane sempre lo stesso per tutta la durata dell’offerta sottoscritta. Il costo della bolletta quindi dipende esclusivamente dal consumo.

Questo porta i seguenti vantaggi:

  • certezza del prezzo per un determinato periodo, generalmente 12 o 24 mesi
  • costi di commercializzazione e vendita solitamente più bassi
  • possibilità di pianificare il budget domestico di luce e gas per un periodo di tempo medio lungo
  • tutelarsi da oscillazioni esagerate dei prezzi, che è forse il più grande vantaggio in un contesto di enorme instabilità come quello attuale

e svantaggi:

  • le tariffe a prezzo fisso possono essere più costose rispetto alle tariffe a prezzo variabile, in quanto prevedono intrinsecamente il rischio di oscillazioni dei prezzi all’ingrosso
  • in caso di discesa dei prezzi, si perde un’occasione di risparmio sulle spese per luce e gas

Con i contratti a prezzo variabile si indica che, oltre che per i consumi, il costo della bolletta varia in base alle oscillazioni di mercato del prezzo della materia prima. Solitamente il prezzo dell’energia elettrica viene indicizzato al PUN (Prezzo Unico Nazionale), che è il prezzo di riferimento all’ingrosso dell’energia elettrica acquistata sul mercato della Borsa Elettrica Italiana.

I contratti a prezzo variabile portano i seguenti vantaggi:

  • risparmio, anche importante, quando le quotazioni all’ingrosso di energia elettrica e gas sono in discesa
  • risparmio sulla materia prima anche quando i mercati sono stazionari, in quanto con il prezzo variabile i fornitori riducono il rischio e possono mantenere margini più bassi di guadagno, ma garantiti

e alcuni svantaggi:

  • se il mercato diventa volatile e i prezzi salgono, si paga di più in bolletta
  • bisogna costantemente monitorare l’andamento dei prezzi sui mercati all’ingrosso per avere sotto controllo le spese per le utenze
  • solitamente i costi di commercializzazione e vendita sono leggermente più alti (a fronte di un costo della materia prima più contenuto)