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COP29: energia e transizione energetica sotto i riflettori

La COP29 di Baku non è stata solo un vertice sul clima, ma un forte richiamo all’azione per ripensare il nostro modo di produrre e consumare energia. Rinnovabili, efficienza energetica e la transizione dai combustibili fossili sono stati i temi centrali, intrecciandosi in una narrativa ambiziosa: accelerare la transizione verso un futuro più sostenibile e a misura di pianeta.

Ma cosa è stato deciso realmente? Quali sono i progressi concreti? E quali le criticità ancora irrisolte? Vediamo insieme i risultati di un evento che ha acceso i riflettori sul nostro futuro energetico.

Rinnovabili e Transizione Energetica

La 29ª Conferenza delle Parti ha mandato un messaggio forte e chiaro: le rinnovabili sono il cuore pulsante della transizione energetica globale. Triplicare la capacità installata di solare, eolico e idroelettrico entro il 2030 è il sogno condiviso, ma senza un impegno vincolante, rimane una sfida aperta che solleva dubbi sulla reale possibilità di centrare l’obiettivo.

Sul fronte dei finanziamenti, la promessa di mobilitare almeno 300 miliardi di dollari all’anno entro il 2035 per sostenere i Paesi in via di sviluppo è un passo nella giusta direzione, anche se la cifra appare modesta rispetto alle necessità globali. Una svolta concreta arriva invece con il via libera al Fund for Loss and Damage, finalmente pronto a erogare fondi entro il 2025, rispondendo a richieste attese da anni dai Paesi più colpiti dalla crisi climatica.

Quando si parla di dire addio ai combustibili fossili, il vertice ha messo in chiaro che il carbone, il petrolio e il gas devono lasciare il passo. Ma l’assenza di decisioni vincolanti nella dichiarazione finale ha lasciato molti insoddisfatti, soprattutto tra chi spinge per un cambio di rotta più deciso.

Un segnale di speranza arriva dalle imprese: il settore privato sta investendo con convinzione in tecnologie green e soluzioni sostenibili, dimostrando di poter essere un vero motore del cambiamento. La sfida, però, è chiara: tradurre questo entusiasmo in una partnership concreta con i governi per accelerare la transizione su scala globale.

Efficienza energetica e tecnologie smart: la strada per il futuro

Uno degli obiettivi più interessanti della COP29 è il raddoppio del tasso di miglioramento dell’efficienza energetica entro il 2030.

Già nel 2023, l’AIE aveva sottolineato l’urgenza di accelerare sull’efficienza energetica, proponendo politiche mirate, investimenti strategici e programmi di formazione per colmare la carenza di lavoratori qualificati. Alla COP29, queste priorità sono state ribadite, ma il progresso resta lento: raddoppiare l’efficienza è essenziale per coprire un terzo delle riduzioni globali di emissioni entro il 2030 e abbassare le bollette, ma è tempo di trasformare le raccomandazioni in azioni concrete.

Le tecnologie innovative come le smart grid, i sistemi di gestione avanzata e i software di efficientamento energetico stanno già rivoluzionando il modo in cui consumiamo energia. Questi strumenti permettono di monitorare i consumi in tempo reale, rilevare sprechi e ottimizzare l’uso delle risorse. La sfida rimane quella di rendere queste tecnologie accessibili su larga scala per garantire un futuro digitale inclusivo.

Baku Finance Goal: una spinta decisiva per il clima

Il “Baku Finance Goal” è il cuore degli accordi della COP29, progettato per dirottare gli investimenti globali verso i Paesi in via di sviluppo e alimentare l’azione climatica. Tra i suoi risultati principali c’è la chiusura dei negoziati sull’Articolo 6 dei mercati del carbonio: un passo che potrebbe generare flussi di denaro fino a un trilione di dollari l’anno entro il 2050. E non solo. Grazie a questo sistema, i costi per implementare i piani climatici nazionali potrebbero ridursi di 250 miliardi di dollari ogni anno.

In pratica, si sta costruendo una nuova architettura finanziaria per il clima, capace di rendere più accessibili le risorse necessarie a combattere il cambiamento climatico, soprattutto per i Paesi più vulnerabili. Un cambio di marcia che promette grandi opportunità – ora serve trasformarle in realtà.

Conclusione

La COP29 di Baku ha messo in evidenza un mix di speranza e sfide. Da un lato, gli obiettivi ambiziosi come il triplicare le rinnovabili e il raddoppio dell’efficienza energetica indicano un cambio di rotta necessario. Dall’altro, la mancanza di vincoli concreti e l’insufficienza dei finanziamenti climatici sollevano dubbi sulla capacità di realizzare questi traguardi in tempo.

Il futuro della transizione energetica resta tutto da scrivere, ma una cosa è certa: non possiamo permetterci di aspettare. Serve un’azione coordinata e immediata per trasformare le ambizioni in realtà e garantire un futuro sostenibile per il nostro pianeta.